Scacchiere

Chessboards


Milano marzo 1974      SCACCHIERE


Un mezzo insolito, un discorso estetico-filosofico in chiave geometrica, ricerca di semplicità strutturale nelle cose ed un fascino continuo nell’usare un elemento di gioco, delle nostre ore liete (mia di profondo significato matematico e simile alla perfezione della natura nello svolgersi del gioco): è la scacchiera di Marina Piatti.


Proposta e riproposta con materiali diversi – vedi la scacchiera a granoturco e riso – perfetto esempio di simbolismo: di due mondi in crescendo o diminuzione, secondo lo status del fruitore.

Ognuno con il suo spazio sistemato in progressione. Il famoso libero arbitrio che viene usato a piacimento e può migliorare o peggiorare l’uomo.

E’ l’artista che crea le situazioni con ossessivo ritorno, inserendo la condizione umana -  a livello ambientale e di società – nella continua ricerca e in progressione sembra più chiara per lei e più stilizzata emblematicamente per lo spettatore. Esempio limite la scacchiera delle porte: ciascuna sveglia e vorrebbe la porta a sua misura sempre perfetta – e qui la perfezione è quadrata.


Brunilde Rivarola

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